Comunicare sui social network
Quando si parla di social network noi occidentali pensiamo subito a Facebook che è senza dubbio il social network più diffuso; abbiamo parlato di “noi occidentali” perché in altre regioni del pianeta ci sono altri social più famosi e utilizzati.
Quindi da adesso in poi parleremo di Facebook per definire i social in generale.
La domanda fondamentale è “cos’è Facebook?”
La risposta è facile: è una telenovela online. La sua forza e il suo successo sono legati a questo aspetto. Ogni telenovela che si rispetti ha una storia, spesso sono storie d’amore, di dolore ovvero di emozioni e Facebook ci racconta molte storie.
In generale quali sono i fattori che determinano la vendita? La teoria della “5 P”? Sciocchezze accademiche!
A vendere sono le emozioni, non il prezzo, non la qualità, non la ricerca e sviluppo, ma le emozioni. Ovvio che sono importanti anche gli aspetti menzionati, ma non sono determinanti per la vendita, gli aspetti razionali sono al servizio delle emozioni.
Se vuoi vendere i tuoi servizi, i tuoi prodotti, etc, sui social devi catturare emotivamente gli utenti. Fin qui tutto pacifico, ma il punto è come fare ad empatizzare con gli altri su uno strumento “freddo” come un PC?
La risposta è semplice: così come si fa nella vita reale! Ovvero condividendo le tue emozioni: un avvenimento felice come la nascita di un figlio, un compleanno di una persona cara ,un lutto, etc. (neuroni specchio). Più intense sono le emozioni e maggiore sarà l’empatia che si riuscirà a generare.
Empatizzare o vendere emozioni è il primo passo per generare un miglior priming; il funzionamento è banale: attiviamo i neuroni specchio nell’altro.
Quindi ti stiamo dicendo di rendere pubblica la tua vita? Sì esatto, è quello che ti stiamo dicendo.
Ma questo cosa ha a che fare con i servizi/prodotti che io vendo?
Sui social tutto! La tua persona si fonde con i servizi/prodotti che offri, se la tua pagina è asettica, fatta solo di annunci pubblicitari, offerte, etc, non attirerà l’attenzione di nessuno. .
La prima regola del marketing è emozionare e la seconda è fissare nella memoria.
Emozioni: sui social ciò che attira maggiormente l’attenzione sono le immagini. Le immagini devono contenere persone e/o animali (nel caso di veterinari), devono ritrarre aspetti della vita quotidiana del segmento di persone che sei interessato a “catturare”. Altra regola fondamentale è che non esiste una comunicazione uguale per uomo e donna, siamo diversi e per questo c’è bisogno di una comunicazione diversificata. Facciamo un esempio banale, ma esplicativo, una foto che ti ritrae vicino ad una bella moto attirerà l’attenzione degli uomini mentre una foto che ti ritrae con un neonato attirerà quella delle donne. Varia molto la tipologia della tua comunicazione. Il comune denominatore tra uomo e donna è il rapporto tra emozione e memoria, più forte è l’emozione, più probabilità ho di ricordare.
Memoria: ciò che l’essere umano ricorda maggiormente è una storia e non uno schema. Gli schemi non vengono associati a nulla, le storie vengono associate a fatti personali. Lo sanno beni i maestri della comunicazioni della Apple che nelle loro pubblicità raccontano sempre delle brevi storie. I prodotti della Apple sono inseriti in contesti quotidiani, come cene di famiglia, cinema, uomini in moto, donne sorridenti, etc, tutte situazioni che noi tutti abbiamo vissuto. Quindi racconta delle mini storie della tua vita, con foto, post, etc.
Ovviamente a tutto questo collega i prodotti/servizi che offri, in modo da fondere le due cose.
