Il vero obiettivo del marketing
Spesso sentiamo parlare di strategie di marketing che ci possono aiutare a migliorare il nostro business, corsi per imparare a scrivere annunci formidabili e tanto altro. Tutti questi aspetti sono importanti, ma rimarranno sempre secondari se paragonati ad un punto fondamentale: una visione filosofica del business.
Avere una visione filosofica significa avere le idee chiare su chi siamo (chi sono gli altri), cosa facciamo (cosa fanno gli altri) e soprattutto dove vogliamo andare (dove vogliono andare gli altri), quello che normalmente troviamo sui siti web con il nome di “Mission” e che nessuno legge.
La Mission è la base di strategie di marketing a lungo termine, in quanto ha dentro di sé un sistema identitario, che in soldoni significa “noi e gli altri”.
L’identità è il vero obiettivo del marketing.
Da un punto di vista antropologico può essere visto come una necessità dell’uomo di organizzarsi in gruppi sociali, in quanto l’evoluzione ci ha modellato in questo senso.
In psicologia distinguiamo l’identità soggettiva ed oggettiva; quella soggettiva è meramente psicologica e quindi in questa sede non ci interessa, ma quella oggettiva ha a che fare con la percezione che gli altri hanno di noi. Nell’identità oggettiva i prodotti che possediamo giocano un ruolo importante e determinano la percezione del nostro status. Questa è la spiegazione causale del perché alcuni ricercano firme, oggetti preziosi o percepiti come tali.
L’azienda che più ha capito ed è riuscita a lavorare in questo senso è di sicuro la Apple. L’azienda di Cupertino si è subito messa in contrapposizione con gli altri, ha creato un nemico l’IBM. La Apple si è contrapposta all’IBM da tutti i punti di vista: logo, colori, prodotti, stile, etc.
I prodotti Apple sono sempre stati “differenti” (Think different), soprattutto da un punto di vista del design, perché in questo modo chi sceglie Apple riesce a distinguersi e far sapere agli altri che ha scelto la Mela; è facile così trasmettere un senso identitario verso se stesso e verso gli altri.
Caratterizzare il proprio business crea un concetto che sta alla base dell’identità: noi e gli altri. Una volta definito questo aspetto e creato “gli altri” ovvero un nemico o più nemici, bisogna fare un’analisi “dell’iconografia” della "filosofia", del linguaggio, etc, del nemico e contrapporsi ad esso. Pensiamo al logo IBM negli anni settanta, tre lettere lineari, bande disgiunte, colori monocromatici e freddi e forme dritte; la Apple aveva un logo con bande congiunte, colorato, con colori caldi e fatto di curve, ovvero una mela, logo inusuale per un’azienda tecnologica (contrapposizione).
Ancora, quando tutti gli auricolari sono neri, la Apple commercializza auricolari bianchi, cioè agli antipodi. Il messaggio è chiaro, noi siamo opposti a voi.
Tutto questo però deriva da ciò che abbiamo definito filosofia; IBM pensava che i PC fossero ad uso esclusivo dei professionisti, Apple voleva portare i PC (o i MAC) in tutte le case, IBM guardava alla funzionalità a scapito dell'estetica, Apple guardava all'estetica, anche a scapito della funzionalità, gli uomini di IBM sembravano i membri della psicopolizia di George Orwell nel romanzo "1984" (tutti vestiti uguali che parlavano nello stesso modo), gli uomini della Apple sembravano figli dei fiori.
La visione del mondo che un'azienda ha, rende il marketing davvero efficace, non una bella foto o un annuncio ben scritto!
