Smart Vet University

Smart Vet Staff · 18/11/2022
È in arrivo la nuova versione di Smart Vet University...

È in arrivo la nuova versione di Smart Vet University, un VPMS dedicato alle università, in particolare agli ospedali didattici universitari OVUD.

Lo Smart Vet University ha una grafica molto simile allo Smart Vet utilizzato da ambulatori e cliniche, ma un flusso di lavoro completamente diverso.

Nello Smart Vet University sono stati introdotti i dipartimenti (anche detti reparti o servizi), con relative unità operative. Ogni dipartimento svolge delle prestazioni. Le prestazioni sono dei contenitori, associati in modo univoco ai dipartimenti; all’interno delle prestazioni sono contenute schede cliniche e documenti. Una prestazione può contenere una o più schede cliniche, come ad esempio la prestazione “Consulto Andrologico” può contenere due schede come Visita Andrologica ed Ecografia.

Ogni prestazione può avere anche dei documenti, come dei consensi, raccomandazioni, certificati, etc. Tutti questi documenti possono essere inseriti all’interno di una prestazione.

Inoltre c’è la possibilità di inserire un documento, più o meno strutturato (foglio bianco o più campi) che può essere il referto finale, dove il medico riporterà tutte le informazioni utili per il cliente. Questo implica una distinzione tra le schede cliniche che sono dei raccoglitori di dati clinici ad uso interno, rispetto al referto che viene redatto per essere condiviso con il cliente.

Le schede cliniche, i documenti e referti sono Attività che compongono una Prestazione. Le Attività possono essere obbligatorie o meno.

Per ricapitolare:

  • Dipartimento: è un reparto/servizio, di solito  la divisione viene effettuata per specializzazione, come ad esempio “Chirurgia del cavallo”.
  • Prestazione: contenitore contenente una o più attività svolte dal dipartimento.
  • Attività: possono essere schede cliniche, consensi e referto.

Questa è una panoramica generale alla quale va aggiunta una relazione tra i vari dipartimenti, cioè la possibilità di richiedere prestazioni intra-dipartimento. Poniamo un esempio pratico, un cliente arriva in OVUD con il proprio cane, farà “accettazione” - o triage - verranno quindi registrati cliente e paziente e subito dopo l’accettazione richiederà una prestazione - poniamo “Consulto clinico” - al dipartimento di “Clinica Medica” che effettuerà una visita e potrà – se utile – richiedere una prestazione ad altro dipartimento, poniamo “Indagine radiografica” al dipartimento di Diagnostica.

Tutto questo flusso, tutte queste richieste intra-dipartimento verranno gestiste attraverso una “worklist” assegnata ad ogni dipartimento che vedrà solo le prestazioni ad esso associate con relativi stati di avanzamento. Gli stati di avanzamento sono molto importanti in quanto permettono al dipartimento che ha effettuato la richiesta di seguire l’andamento dei lavori in corso.

Le richieste di prestazioni, come detto, possono essere prese in carico dal dipartimento per poi essere eseguite e chiuse. Non è obbligatorio, ma sarebbe buona norma prima di chiudere la prestazione, redarre un referto, in questo modo verrà apposta la firma del medico che ha preso in carico il caso o prestazione e verrà apposta la firma del responsabile del servizio, che dovrà validare il referto.

Il referto finale, da consegnare al cliente, consterà di un referto del dipartimento che ha il compito di chiudere il “Caso Clinico”, più tutti i referti redatti dai singoli dipartimenti che hanno svolto prestazioni sul caso. In questo modo sarà sempre possibile ricostruire la crono-storia del singolo Caso Clinico.

Ovviamente possono essere gestiti anche casistiche non contemplate nel flusso ordinario di un OVUD, come ad esempio le richieste di esami di laboratorio o necroscopie. 

Per ricapitolare:

  •  Accettazione: punto di presa in carico del paziente che può essere esterno o interno all’OVUD.
  •  Richiesta prestazioni: le accettazioni e/o altri dipartimenti possono richiedere, ad altri dipartimenti, una o più prestazioni relative al dipartimento.
  • Caso Clinico: il caso clinico identifica il problema per il quale il paziente è stato sottoposto ad una serie di attività.

 Didattica, ricerca e EAEVE

I casi clinici confluiranno all’interno di un’applicazione dedicata alla didattica dove gli studenti abilitati potranno accedere e consultare i casi clinici in forma anonima (senza dati sensibili dei clienti). I casi clinici potranno essere cercati per tags; quest’ultimo aspetto presuppone ovviamente che durante la gestione dei casi clinici vengano aggiunti i tags.

Anche il personale docente, attraverso l’applicazione dedicata alla didattica potranno effettuare ricerche di casi clinici per scopi di ricerca.

A completare l’applicazione ci saranno una serie di report/dati - costruiti secondo le richieste dell’EAEVE - per il conteggio dei casi clinici, utili per la redazione della relazione per l’EAEVE.

 Conclusioni

Tutto il flusso di lavoro è pensato per soddisfare a pieno le esigenze di un Ospedale Veterinario inoltre l’applicazione per la didattica offre la soluzione alle esigenze relative alla didattica studenti, ricerca e acquisizione dei dati per la compilazione delle relazioni EAEVE.  Inoltre c'è la possibilità di gestire le casistiche "particolari" come quelle associate ai laboratori, nescroscopie e gestione grandi animali.

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  • Smart Vet University
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