PACS
PACS è l’acronimo di Picture Archiving and Communication System (sistema
di archiviazione e trasmissione di immagini).
Quindi un sistema PACS è composto sicuramente da una parte di
archiviazione che normalmente archivia le immagini in DICOM.
DICOM è l’acronimo di Digital Imaging and Communications
in Medicine.
Il DICOM altro non è che uno standard che definisce i criteri
per la comunicazione. visualizzazione, archiviazione e la stampa di
informazioni di tipo biomedico.
L’architettura
del PACS si è evoluta passando da software in locale ad software completamente
cloud. Esistono anche soluzioni ibride.
Quale sia la
scelta migliore ovviamente dipende molto dalle esigenze della struttura
sanitaria.
Local PACS:
ha il vantaggio di essere molto performante in termini di visualizzazione delle
immagini, il costo dell’archiviazione è il costo dei dispositivi hardware
(accettabile), ma ha lo svantaggio che può essere utilizzato solo in loco, cioè
nella struttura. L’hardware presente in struttura ha bisogno di assistenza e
manutenzione.
Cloud PACS:
ha il vantaggio di poter essere utilizzato in tutte le parti del mondo, a patto
che ci sia connessione internet; in locale non c’è nessun server da manutenere.
Ha lo svantaggio di essere lento se non si dispone di una connessione internet
performante. I costi non sono bassissimi.
Hybrid PACS:
dipende molto da come viene configurato, potrebbe avere i pregi delle due
soluzioni precedenti, ma anche i contro, per cui dipende molto da variabili
della struttura sanitaria.
Il PACS è di
solito integrato ad un RIS (sistema informativo radiologico) tanto che
commercialmente le offerte sono in genere di sistemi RIS/PACS.
