Ambulatorio veterinario ai confini del neuromarketing

admin · 07/07/2020
Esiste un modo per piacere più degli altri? Sì, basta prestare attenzione alle piccole cose

Oggigiorno il marketing è diventato una scienza e sempre più difficile da applicare per piccole realtà, basti pensare ai piccoli negozi che non riescono a reggere il passo delle grandi catene.

Anche le cliniche e gli ambulatori veterinari dovrebbero iniziare a muoversi verso una visione del mondo e del lavoro “marketing oriented”.

Cosa significherà mai? In un altro articolo abbiamo parlato dell’attenzione al cliente in senso generale (Gestionale veterinario: l’importanza dell’attenzione al cliente) ora passiamo a vedere qualche trucco per migliorare l’attività quotidiana.

Martin Lindstrom è uno dei massimi esperti di neuromarketing e ha scritto diversi libri sull’argomento dai quali riprendiamo brevi esempi per dare il senso di ciò di cui si vuole parlare.

<<RTX9338PJS. Strana la sigla, ancora più strano il prodotto: una bomboletta spray che contiene aroma di cheeseburger al bacon. Lo stesso che spruzzato abbondantemente nei condotti dell’aerazione dei fast food fa vendere più hamburger. Mentre i clienti si inebriano di quello che credono odore sincero di barbecue e invece, senza saperlo, si arrendono all’ultima frontiera del marketing: il sensory branding.>>

Nel 2007 lo psicologo Eric Spangenberg ha per esempio scoperto che diffondere profumo di vaniglia in un negozio di abbigliamento femminile faceva raddoppiare le vendite. Gli ingegneri di una nota azienda di caffè solubile hanno fatto gli straordinari per realizzare barattoli in grado di rilasciare la massima quantità di profumo quando si apre il coperchio. Facile? Mica tanto: il caffè liofilizzato infatti di suo odora poco. Ma noi consumatori questo non dovremmo saperlo. Così come dovrebbe sfuggirci il motivo per cui il banco del pane, nei supermercati, 9 volte su 10 si trova vicino all’entrata (l’odore del pane fresco stimola il nostro appetito e ci fa percepire come freschi anche prodotti che non lo sono).

L’olfatto non è l’unico senso ad essere preso di mira. Avete fatto caso che il guscio delle uova negli anni è diventato marroncino, da che era bianco? Non è una mutazione genetica delle galline, ma ancora una volta una trovata degli esperti di marketing. Il marroncino pare richiami scenari bucolici, e vende di più. E si accompagna meglio al giallo carico di certi tuorli, anche esso poco casuale: per ottenere uova così, lo sanno bene gli allevatori, basta dare vitamine alle galline.

Cosa vuol dire tutto questo per un ambulatorio veterinario?

Semplice, attraverso un ambiente studiato ad hoc potete far sentire i vostri clienti più a loro agio e questa sensazione è importante per il valore percepito dei servizi offerti. Per citare ancora Lindstrom, lo stesso prodotto o servizio venduto in situazioni diverse ovvero location maggiormente curate, sorrisi da parte del personale, imballaggi più curati, danno una percezione di un maggior valore del prodotto/servizio pur essendo lo stesso.

Passando ad aspetti pratici che sono quelli che ci interessano per migliorare il vostro lavoro:

  • Utilizzate un profumo che caratterizzi i vostri ambienti. Statisticamente il profumo di vaniglia è quello più apprezzato, anche il talco che ricorda fasi della propria infanzia. In questo modo ogni volta che il cliente sentirà questo odore penserà a voi e quando il cliente è in sala d’aspetto l’odore procurerà relax e una sensazione di benessere. Ovviamente non tutti i profumi sono adatti, per cui vale la pena una piccola ricerca;
  • Fate trovare in sala d’attesa del cibo, frutta, dolci, caramelle, cose zuccherate, che danno un istantaneo senso di appagamento. I sapori, così come gli odori, sono sensi atavici fortemente collegati al sistema limbico;
  • Sorridere è importante perché l’uomo è un animale empatico e grazie ai neuroni specchio imita le emozioni dell’altro; se l’ambiente è grigio, cupo i vostri clienti saranno tristi e poco disposti a pagare;
  • Il colore è importante, qual è la vostra immagine mentale se vi dico verdino chiaro? L’ospedale! E pensate che qualcuno sia felice di pensare all’ospedale? È vero che stiamo parlando di un ambulatorio veterinario, ma un po’ di colore non fa male a nessuno, anzi mette allegria, senza esagerare.

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