L’importanza del logo

admin · 27/07/2016
Quant’è importante il logo aziendale?

Steve Jobs, il guru del marketing, ha speso 100 mila dollari per il logo della sua seconda azienda, la NeXT; stiamo parlando di molti soldi visto che la NeXT è stata fondata  nel 1985.

L’opinione comune è che il logo ha in sé l’immagine dell’azienda,; ma quant’è importante il logo di un’azienda e come deve essere?

Rispondere a queste domande oggi è abbastanza semplice in quanto il marketing si è dotato di un metodo scientifico: neuroscienza.

Il logo, visivo, come oggi lo conosciamo è forse l’ultimo elemento che caratterizza l’identità aziendale.  Le multinazionali sono andate oltre ed hanno creato loghi olfattivi i quali sono invisibili, ma di gran lunga più potenti di quelli visivi. Il senso dell’olfatto passa per il Talamo e arriva direttamente all’amigdala senza passare per la corteccia.

L’Amigdala ha una sua memoria operativa ed è anche il centro delle emozioni. Gli output legati all’amigdala, che è collegata al sistema nervoso simpatico, determinano delle risposte automatiche che noi chiamiamo istintive.

Lo sanno bene i signori di McDonald che spruzzano nelle condutture dell’aria il tipico profumo che troviamo in tutti i McDonald del mondo e, odore ci cibo.

Cosa significa quanto detto? Il logo visivo non è importante?

Quanto abbiamo detto significa che il logo più importante e potente è quello olfattivo e non quello visivo. Significa che molti esperimenti hanno dimostrato la maggior parte dei consumatori non ricorda e non sa  disegnare il logo delle aziende più famose al mondo (Apple compresa).

Come ci spiega Lindstrom, nelle sue ricerche di neuromarketing,  i colori sono più importanti del logo stesso, in quanto più facilmente identificabili; continua Lindstrom dicendo che  esperimenti neuroscientifici hanno dimostrato che la  forma è molto importante e per ultimo arriva il simbolo che noi chiamiamo logo.

Lindostrom continua dicendo che l’identità aziendale, trasmessa attraverso i propri prodotti/servizi e comunicazione, deve essere infrangibile: una bottiglia di vetro di Coca Cola rotta è ancora identificabile come tale, lo stesso dicasi per un Harley, per una Porsche, etc.

Chi di voi ricorda il logo della Porsche? Già, nemmeno noi, ma se vedessimo una foto con una piccola parte di una Porsche riusciremmo ad identificarla. Questa è identità aziendale.

Per dirla in soldoni l’identità aziendale è molto più complessa di un bel logo ed è fatta da più fattori che lavorano insieme.

Come si traduce tutto questo in termini pratici?

Se ho una clinica, il profumo ambientale che userò sarà sempre lo stesso e magari sarà un profumo che trasmette tranquillità. I colori saranno a tema con un ambiente medico, così come la tipologia dell’arredamento, la sala d’aspetto avrà una musica classica o d’ambiente in sottofondo (nei locali dove c’è musica classica e/o d’ambiente le persone camminano più lentamente) in questo modo l’attesa sarà meno problematica.

Ciò che devo creare è un’identità aziendale coerente, dove anche il logo (simbolo, nome, etc) entra a far parte di una strategia di comunicazione più ampia, dove il font delle comunicazioni, ricette, fatture sarà sempre lo stesso, i colori dei documenti saranno uguali a quelli delle pareti, etc.

 In questa direzioni dobbiamo muoverci se vogliamo fare davvero comunicazione, pensare di farci realizzare un bel logo è inutile se c'è una strategia organica.

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